Oggi gli spazi per ascoltare i suoni più altri, antichi, diversi, sugli strumenti delle tradizioni orali italiane sono quasi inesistenti. Le mode e le etichette fanno il resto. In attesa che il mondo cambi iniziamo a cambiare il nostro modo di stare insieme ad ascoltare. Una piccola, minima responsabilità ma diretta, personale. Vi proponiamo di ritrovarci ad ascoltare i suoni acustici, primordiali e contemporanei della zampogna. Nessun atto di nostalgia verso ciò che è “arcaico” o “primitivo” ma solo la voglia di r/accogliere la bellezza della biodiversità culturale attraverso discorsi minoritari e non commerciali. Ci piace dare ascolto a quello che non si ascolta perché normalmente abbiamo fretta, perché sul palco “non passa”, “non vende”, perché “sarà bello ma è difficile”. Importa che ci sia qualcuno ad ascoltare non quanti saremo ad ascoltare. Per una volta che siano le persone/i musicisti e quello che hanno da dire e non i numeri a contare. 12-14 Agosto 2011 - Sant'Andrea Apostolo dello Jonio |